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foto: "ARAKS: Primo lancio"
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Visita
della base del Centro Nazionale di Studi Spaziali (CNES) da dove saranno
lanciati i razzi. Dal 13 gennaio 1975, aspettiamo le condizioni favorevoli per
effettuare il primo lancio dell'esperimento ARAKS. Ne approfittiamo per visitare
le istallazioni al suolo del CNES e del GRI. Il 26 gennaio, queste condizioni
sono finalmente riunite e due razzi americani ARCAS saranno lanciati seguiti da
un razzo francese Eridan. Tutti gli esperimenti imbarcati sui razzi hanno
funzionato normalmente come è stato confermato da un primo controllo dei dati
registrati al suolo.
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Andiamo, ora, sulla base del Centre
National d'Etudes Spatiales, da dove saranno lanciati i razzi. |
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Questi due tubi permettono il
lancio dei piccoli razzi americani ARCAS. Questi razzi sono destinati allo
studio dei raggi X nell'altissima atmosfera. Due di questi razzi saranno
lanciati prima di ogni lancio di un razzo Eridan.
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Ecco il riparo mobile che protegge
la rampa di lancio dei razzi Eridan. Porta sul suo fianco il nome delle
due agenzie spaziali che partecipano a questo esperimento: il CNES (con la
bandiera francese) e INTERCOSMOS (con la bandiera sovietica). |
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Lo spostamento del riparo, su di un
binario, permette di scoprire la rampa di lancio sotto la quale è sospeso
il razzo Eridan.
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Si vede qui: il cono eiettabile
nel quale sono imbarcati i differenti sensori magnetici ed elettrici
francesi e pure l'esperimento SPECTRE sovietico; il secondo stadio del
razzo Eridan che contiene, in più della parte di propulsione, il cannone
a elettroni sovietico e vari sensori francesi e sovietici. |
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La rampa si sta rialzando, ciò
permette di vedere nel suo intero il razzo Eridan con i suoi due stadi. |
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Il razzo è ora in posizione di
lancio: non è più sospeso sotto la rampa ma si trova sopra e punta verso
il cielo. |
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Dal 13 gennaio, ogni notte, tutta
la squadra è in allerta dalle due della mattina fino alle 9 o 10, perché
sta aspettando le condizioni favorevoli per il lancio. Queste condizioni
sono difficili a soddisfare e, già, in dicembre non era stato possibile
riunirle. Tra queste condizioni, quelle meteorologiche debbono essere
favorevole alle due estremità delle linee del campo magnetico. In
particolare, sopra l'Unione Sovietica dove le nuvole impedirebbero di
osservare l'aurora provocata dal arrivo degli elettroni emessi dal razzo
Eridan. |
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L'antenna sul tetto del riparo
CNES è un'antenna di scorta, pronta a prendere il turno in caso di guasto
dell'antenna di ricezione principale. |
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Dentro il riparo CNES, la squadra
di guardia è pronta e passa il tempo giocando a carte. |
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I differenti apparecchi per la
ricezione e la registrazione dei dati nel riparo CNES. |
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Nel laboratorio Géophy, Bernard
Morlet è al suo posto davanti al pulpito di controllo dei diversi sensori
per i parametri geofisici al suolo. |
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Gli armadi che raggruppano i
sistemi di acquisto dei dati geofisici al suolo, nel laboratorio Géophy. |
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Nel laboratorio Géophy, i registratori magnetici sono pronti ad
acquistare i parametri al suolo durante il volo del razzo Eridan. |
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L'antenna principale di ricezione
del CNES è puntata e pronta a inseguire il razzo Eridan durante il suo
volo per ricevere i segnali raccolti dagli esperimenti imbarcati. |
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Il radar sovietico permetterà di
inseguire la traiettoria del razzo Eridan che salirà a circa 20 km di
quota. |
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Il 26 gennaio 1975, le differenti
condizioni per effettuare il lancio sono riunite. 11 minuti prima del
lancio del razzo Eridan, un primo razzo ARCAS è appena stato lanciato. Un
secondo razzo ARCAS sarà lanciato qualche secondo prima della partenza
del razzo Eridan. |
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Nel laboratorio Géophy, la squadra
ARAKS controlla la corretta registrazione della cronologia di avvio degli
esperimenti imbarcati nel razzo Eridan. |
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Il razzo Eridan sta decollando. |
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La zona di lancio è invasa dal
fumo, subito dopo il decollo. |
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Qualche secondo più tardi, il
primo stadio dopo avere esaurito il suo carburante, si stacca e ricade. Il
propulsore del secondo stadio si accende. |
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Il scienziato sovietico
responsabile dell'esperimento SPECTRE imbarcato nel cono eiettabile ne
segue il buon sviluppo. |
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La squadra ARAKS del GRI esamine
le prime registrazioni grafiche di controllo. |
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Nel laboratorio Géophy, l'insieme
dei sensori geofisici al suolo a funzionato normalmente. |
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Il volo utile del razzo dura
soltanto 7 minuti. Durante questa durata un numero importantissimo di dati
è registrato. Siccome tutto sembra aver funzionato ottimamente, i
differenti partecipanti si radunano nel bar del laboratorio Géophy per
festeggiare il buon esito di questo primo lancio. |
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Il cineasta francese si apre un
passaggio nel mezzo dei membri delle squadre ARAKS mentre il giraffista continua a registrare i differenti commenti. |
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Jacques Lavergnat (GRI),
responsabile scientifico dell'esperimento ARAKS (a sinistra), e Gilles
Charles, responsabile della squadra CNES (a destra), scambiano le loro
impressioni dopo questo primo lancio. |
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