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foto: "Egitto: Giza"
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Lascio
l'isola della Réunion il mercoledì 26 marzo 1975 alle ore 20.40, in un Boeing
707 della compagnia Air France. Atterriamo a Gibuti il 27 marzo alle 1.20 della
mattina. Il caldo e l'alto tasso di umidità vi rendono l'atmosfera afosa. Dopo
le formalità di polizia, mi trasportano in un albergo dove la prospettiva di
una piacevole doccia fredda è delusa perché il tubo della doccia non è
collegato. Il mio soggiorno, per fortuna, dura poco tempo perché decollo lo
stesso giorno alle ore 9 a bordo di un Douglas DC6 della compagnia Air Djibouti
in direzione di Addis Abeba dove atterriamo 1 ora e 40 minuti dopo. Siccome non
ripartirò che l'indomani, posso visitare la città e godermi una buona notte.
Il 28 marzo, ritrovo un Boeing 707 di Air France che mi deposita al Cairo verso
le ore 19, dopo 3 ore e 30 minuti di volo. Mia moglie, Marie-France, mi
raggiungerà il giorno dopo.
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Addis Abeba, il giovedì 27 marzo
pomeriggio, siccome la capitale dell'Etiopia si trova a 2300 m di quota,
la temperatura è piuttosto piacevole. Quando arrivo,trovo un
caratteristico mercato e decido di andare a farvi un giro. |
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Visita del mercato.
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L'ambiente di questo mercato mi
rammenta i miei soggiorni africani, a Bangui nel 1966 poi a Ouagadougou
nei 1968-69. |
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Più tardi, attacco discorso con
uno studente che mi accompagna in un ristorante dove posso assaggiare la
cuisine locale. Mi farà visitare, la mattina del giorno successivo, un
museo nell'Università e anche la cattedrale. |
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Il venerdì 28 marzo 1975, arrivo
al Cairo nella serata. Marie-France mi raggiunge il giorno dopo nel
pomeriggio. Soggiorniamo al Cairo fino al giovedì 3 aprile, questo ci
permette di visitare la città e i suoi dintorni. Usiamo il treno per
spostarci verso le altre città egiziane. Lasciamo il Cairo il 3 aprile
per Assuan. Ne ripartiamo il sabato 5 aprile per andare a Luxor. Lasciamo
Luxor, nella serata del lunedì 7 aprile per tornare al Cairo. Lasciamo di
nuovo il Cairo il venerdì 11 aprile alle 8 della mattina per andare ad
Alessandria. Il lunedì 14 aprile mattino, ripartiamo per il Cairo dove
prendiamo il volo, lo stesso giorno, in un Boeing 707 di Air France che ci
lascia a Parigi, aeroporto Charles-de-Gaulle alle 17:20. |
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La domenica 30 marzo, facciamo il
giro delle piramide di Giza a dorso di un dromedario. |
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La piramide di Cheope, la più
grande delle tre, è stata costruita verso 2560 a.C. Ricopre una
superficie di oltre 5 ettari con una base quadrata di 230 metri di lato ed
è alta 137 metri. Era 7 metri più alta all'origine prima che il suo
rivestimento esterno venisse recuperato come materiale di costruzione. |
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La piramide di Micerino, la più
piccola delle tre, è stata costruita tra 2532 e 2515 a.C. e misura 65,5
metri di altezza con una base di 105 metri di lato. |
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Dietro la piramide di Micerino, si
scorge la piramide di Chefren. Il suo rivestimento di origine è ancora
intatto sulla cima, la sua altezza (143,5 metri) è poco minora
all'altezza di origine della piramide di Cheope e la sua base fa 215,16
metri di lato. Fu costruita tra 2558 e 2532 a.C. |
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Proseguendo il nostro circuito,
vediamo il retro della Sfinge. E' stata scolpita direttamente in una
collina di calcare, misura 73 metri di lungo e 20 metri di alto. |
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Eccola vista di fronte, davanti
alle piramide. Ha un corpo di leone accovacciato e una testa umana. Molto
mistero circonda ancora la Sfinge, gli archeologi non sono tutti d'accordo
su quando è stata costruita, probabilmente tra 2600 e 2500 a.C., né su
chi rappresenta il suo viso. |
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Ci allontaniamo ora dal sito di
Giza e possiamo vedere che subito dietro le piramide c'è il deserto. Ci
ritorneremo la sera dell'8 aprile, verso la fine del nostro soggiorno per
assistere ad uno spettacolo "suoni e luci". |
Ritorno
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