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foto: "Messico, Yucatán : Chichén Itzá (1)"
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Il
lunedì 26 marzo 1973 andiamo in gita per visitare il sito archeologico di
Chichén Itzá. Questo sito è situato a circa 120 chilometri a est di Mérida.
Chichen significa "la bocca del pozzo", Itzá è il nome della tribù
che abitava questo luogo. La città fu fondata verso 445 d.C. e diventò un dei
più importanti centri Maya verso 600. Dopo un lungo declino, tra 645 e 905,
conobbe una ripresa di attività. Verso 900, un re tolteco che portava il nome
del dio Quetzalcóatl, arrivò dal Messico centrale con il suo esercito e, con
l'aiuto di qualche alleato locale, fece di Chichén Itzá la sua capitale. La
città fu definitivamente abbandonata verso 1204. Si riconosce su questo sito
un'interessante miscela dei stili Maya e Tolteco.
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Siamo ora sul campo di Gioco della
Palla. |
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Due squadre partecipavano a questo
gioco che consisteva a fare passare una palla di gomma naturale dentro un
degli anelli fissati sui muri laterali della recinzione del campo. I
giocatore potevano usare ogni parte del corpo per lanciare la palla,
tranne le mani. Questi giochi che avevano un significato sacro si
terminavano, si crede, con la decapitazione dei vinti. |
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Si riconosce in questo gioco
l'influenza dei Toltechi che erano delle tribù guerriere.
Un bassorilievo sulle mura del Gioco della Palla, raffigura dei giocatori
decapitati con getti di sangue uscendo della ferita. |
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Mescolandosi ai Maya che erano di
un naturale pacifico, i Toltechi crearono una nuova classe guerriera.
Bassorilievo sulle mura del campo di Gioco della Palla. |
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Il Tempio dei Giaguari, situato
all'ingresso del Gioco della Palla, è un monumento di stilo interamente
tolteco. |
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Ingresso del Tempio dei Giaguari. |
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Un affresco, all'interno del Tempio
dei Giaguari, raffigura delle scene di guerra. |
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Il Muro dei Teschi, questa
costruzione è un altro testimonio della natura guerriera dei Toltechi. |
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Il Cénote sacro è il pozzo che
diede il suo nome a Chichén Itzá. Ha un diametro di 65 metri, il livello
dell'acqua è di 20 metri sotto il livello del terreno e la profondità
dell'acqua è di 15 metri. La presenza d'acqua in queste regioni aride
spiega il carattere sacro che fu attribuito a questi pozzi e perché dei
centri abitati furono costruiti a prossimità.
Per placare Chaac, il dio della pioggia, si gettava delle offerte nel
Cénote. Queste consistevano, a volta, in sacrifici di esseri umani. |
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Ai tempi dei Maya, le giovani
vergini che erano precipitate nel Cénote erano spesso volontari perché
credevano di raggiungere così gli dei. Dopo l'arrivo dei Toltechi, i
sacrifici umani si intensificarono perché si usavano i prigionieri di
guerra come offerte.
Delle immersioni archeologiche fatte nel Cénote permisero di riportare
alla luce numerosi oggetti e anche resti umani con delle ferite
compatibili con l'ipotesa dei sacrifici. |
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All'altra estremità del sacbé(*)
che porta al Cénote sacro, percepiamo la Piramide di Kukulkán, chiamata
El Castillo (il Castello) dai primi Spagnoli. Kukulkán è il nome Maya
del dio asteco Quetzalcóatl (il serpente piumato).
(*) sacbé significa strada bianca perché il suo rivestimento
di pietre era, all'origine, ricoperto di stucco bianco. |
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El Castillo è una piramide a
gradoni di 24 metri di altezza, più 6 metri addizionali per il tempio che
la sormonta. La sua base quadrata misura 55 metri di lato ed è
orientata secondo i punti cardinali. Il numero totale degli scalini delle
sue quattro scalinate è di 365, sia il numero dei giorni di un anno e il
numero dei gradoni è di 9, sia la metà del numero dei mesi (18) in un
anno del calendario Maya. |
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Un tunnel, forato negli anni 1930,
permette di accedere ad un piccolo tempio in cima ad una altra piramide
più antica, sopra la quale è stato costruito la Piramide di
Kukulkán.
Si vede, sulla foto, l'ingresso di questo tunnel sotto la base della
scalinata nord. |
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Dentro questo tempio nascosto si
trova una statua tipica della cultura mesoamericana precolombiana chiamata
Chac Mool, che si può vedere sulla foto, e un trono in forma di giaguaro. |
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Ridiscesa del tunnel che porta al
tempio nascosto. |
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