Album foto: "Messico: Teotihuacán"

Sorvolare una foto con il mouse per visualizzarla

Cliccare sulla foto per aprirla in un'altra finestra

Alla fine, ritroviamo le nostre valigie, il giovedì 22 marzo 1973, nell'aeroporto di Nouméa, dopo aver passato i controlli di polizia e di dogana, poco prima della nostra partenza. Decolliamo verso le 20.00 in un DC8 della UTA che ci porta a Nadi, nelle isole Figi, dove arriviamo in fine giornata. Ripartiamo l'indomani, venerdì 23 marzo verso le 16.30 con un Boeing 707 della Qantas. Al passaggio della linea di cambiamento di data, rimettiamo i nostri orologi 24 ore indietro e perciò arriviamo a Papeete il giovedì 22 marzo verso le 21.00. Ne ripartiamo verso mezzanotte e arriviamo ad Acapulco il 23 marzo verso le 11.50. Un'ultima tappa ci permette di raggiungere la Città del Messico verso le 13.30. Nel pomeriggio, giriamo un po' nella Città del Messico e facciamo le prenotazioni di aereo per andare a Mérida, nello Yucatán. Il giorno dopo, sabato 24 marzo, andiamo a visitare l'antica città di Teotihuacán a una quarantina di chilometri della Città del Messico.

Arriviamo nella Città del Messico il venerdì 23 marzo 1973 all'inizio del pomeriggio, ne ripartiamo in un Boeing 727 della compagnia Mexicana, la domenica 25 marzo verso le 17.45. Arriviamo a Mérida, nello Yucatán verso le 9.00. Lasciamo Mérida, di nuovo con un Boeìng 727 della Mexicana, il mercoledì 28 marzo verso le 22.15 e siamo di ritorno nella Città del Messico verso le 23.45. Decolliamo dall'aeroporto della Città del Messico il venerdì 30 marzo verso le 12.45 in un DC8 dell'Aeromexico. Facciamo un primo scalo a Miami verso le 15.15 e un secondo scalo a Madrid, il 31 marzo, dalle 5.45 alle 9.15. Quando atterreremo, alla fine, a Parigi il sabato 31 marzo 1973 verso le 11 della mattina, avremo compiuto il nostro giro del Mondo.
Nel pomeriggio del 23 marzo andiamo in giro nella Città del Messico e visitiamo qualche agenzia di viaggio per organizzare il nostro soggiorno. Siamo adesso, Paseo de la Reforma, di fronte al monumento dell'indipendenza messicana.
In strada per Teotihuacán, il pomeriggio del 24 marzo, ci fermiamo per visitare la basilica di Guadalupe. Dopo la conquista del Messico dagli Spagnoli, un'apparizione della Vergine in questo luogo aiutò alla conversione di numerosi Indiani. E' in ringraziamento che la basilica è stata costruita. Purtroppo il terreno non è molto stabile e la basilica si è un po' inclinata.
Guadalupe è un luogo di pellegrinaggio molto frequentato. Questa donna cammina in ginocchio per avvicinarsi alla basilica.
Siamo, ora, a Teotihuacán davanti al Palazzo del Giaguaro.
Teotihuacán è una città molto antica i cui costruttori sono sconosciuti. La sua costruzione è iniziata verso 300 a.C. e ha conosciuto il suo apogeo tra 150 e 450 d.C. Sono gli Aztechi che, più tardi, hanno dato, alla città, il nome attuale che significa: "Il luogo dove gli uomini divennero dei".
All'epoca del suo apogeo, Teotihuacán che contava fino a 200 mila abitanti, ha avuto un'influenza considerevole in tutta l'America Centrale, paragonabile a quella della Roma antica.
Dipinto, all'interno del Tempio del Giaguaro.
Teotihuacán, la piazza della Luna.
Teotihuacán, la Piramide della Luna. Ha una base quadrata di 145 metri di lato ed un'altezza di 42 metri.
A fronte della Piramide della Luna, il Viale dei Morti, lungo di circa 3 chilometri.
La Piramide del Sole, la sua base quadrata fa 225 metri di lato e la sua altezza è di 63 metri. Fu costruita verso 150 a.C. E' la seconda piramide, per le sue dimensioni, di tutta l'America (dopo la Grande Piramide de Cholula, vicino a Puebla, Messico).
Ai piedi della Piramide del Sole.
Jacques sta salendo la scalinata della Piramide del Sole.
Dalla cima della Piramide del Sole, percepiamo, nella lontananza, la Piramide della Luna. All'inizio, un tempio era costruito in cima ad ambedue le piramidi.
Jacques sta scendendo la scalinata della Piramide del Sole. Di sotto, si vede la Piazza del Sole.
Percorriamo il Viale dei Morti in direzione della Piramide della Luna. Anche se questa è meno alta di quella del Sole, siccome è stata costruita sopra un terreno più elevato, le cime delle due piramidi risultano alla stessa altitudine.
Dalla cima della Piramide della Luna, avvertiamo la Piramide del Sole nel tramonto. Assistiamo, più tardi, ad uno spettacolo "suoni e luci" prima di ripartire per la Città del Messico. Domani mattina partiamo per lo Yucatán.

 

 

 

 

 

Ritorno

.

.

.

.

.

.

.