Album foto: "Da Pokhara a Jomosom"
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Abbiamo lasciato Yves a Katmandu (non lo rivedremo più). Alla mattina presto, il 4 maggio 1968, prendiamo l'aereo per Pokhara. Una volta arrivati, troviamo un albergo vicino all'aeroporto. Il giorno dopo mentre facciamo collazione, incontriamo un uomo (sherpa di Namche Bazaar) che dice aver già partecipato come portatore ad una spedizione francese, fino al campo 1 dell'Annapurna. Accetta di farci da guida per il nostro trek a Jomosom per 10 rupie nepalesi al giorno più il cibo. La partenza è fissata per il lunedì 6 maggio alle 7.00. Nel frattempo, visitiamo i dintorni e andiamo anche alla banca a cambiare del denaro. Un aneddoto: ho cambiato un travellers' cheque di 50 dollari americani e ho ricevuto un "pacchetto" di 100 biglietti di 5 rupie nepalesi, molto conveniente perché sappiamo che, durante il trek, gli abitanti hanno difficoltà per dare il resto, ma un po' ingombrante. Due parole sui nostri piedi: le nostre ferite infettate rendono molto doloroso l'uso dei "jungle boots". Faremo perciò la più gran parte del trek con le "thong". Non sono molto adatte ai sentieri di montagna ma ci fanno soffrire di meno. Useremo le scarpe solo quando si dovrà camminare nell'acqua o su terreno particolarmente accidentato.
Il 9 maggio, partiamo verso le 5.45. Dopo una lunga discesa poi diverse
salite e discese, rimontiamo la profonda valle del Kali Gandaki per
arrivare, verso le 13.45, al villaggio di Dana (1434 m). Il 10 maggio, siccome non ci sono villaggi dove fermarci durante la mattina, partiamo solo verso le 7.40 dopo aver fatto colazione. Proseguiamo nella valle del Kali Gandaki e ci fermiamo, nel pomeriggio, nel villaggio di Lete (2379 m). L'11 maggio, partiamo verso le 7.45. Adesso la valle del Kali Gandaki è diventata molto larga. Arriviamo verso le 13.15 al villaggio di Tukuche (2593 m). Il 12 maggio, partiamo verso le 8.50 dopo aver fatto colazione. Siccome torneremo stasera, abbiamo lasciato i nostri zaini nel "lodge". Il cammino è facile e viaggiamo leggeri. Arriviamo, verso le 12.10, a Jomosom (2715 m). |
Altra vista del lago Phewa e del massiccio dell'Annapurna |
Vista ravvicinata sul massiccio dell'Annapurna. |
Case coperte di paglia in un villaggio durante il primo giorno del trek. |
André, a destra, e la nostra guida Mingma (ortografia approssimativa). Ha 21 anni ed è uno sherpa della valle di Namche Bazaar. |
Qua, il cammino è stato scavato nella parete rocciosa, si vedono gli scalini e il muretto in pietre secche che segna il bordo del cammino. |
Vista sul massiccio dell'Annapurna dalla terrazza di una casa dove stiamo per passare la notte, nel villaggio di Lete. Le case di pietre sono coperte di larghe e sottile pietre piatte. |
Altra vista del massiccio dell'Annapurna. Si accede alla terrazza sopra la casa con una scala fatta da un tronco d'albero nel quale dei scalini sono stati incisi. |
Ultimo tratto del trek, tra Tukuche e Jomosom. Si vede, sulla destra, la cime del Nilgiri (7061 m). |
La pattuglia si allontana nella valle della Kali Gandari, in direzione di Muktinath e della frontiera tibetana. |
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